Affrontando la scuola pittorica labronica, bisogna premettere che la maggior parte dei pittori toscani dell'800 e del 900 sono d'origine Livornese. Livorno, città di mare, ricca di tradizioni popolari, spinta da spirito patriottico ed altruista ha creato molti pittori famosi del 800 e 900 Italiano. Notorietà che ha varcato i confini toscani, quelli italiani e ha lasciato tracce indelebili in tutto il mondo. Giovanni Fattori, fu il maestro, il punto cardine di tutte le correnti pittoriche toscane, ma prima di tutto fu il simbolo della corrente "Macchiaiola". Con il nome Macchiaioli furono chiamati quella schiera di pittori che operarono tra il 1855 e il 1874, i quali resero l'impressione visiva dei dipinti attraverso le cosiddette macchie di colore. Accanto a G. Fattori spiccarono nomi illustri come Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Vincenzo Cabianca, Giuseppe Abbati, Cristiano Banti e vari altri nomi importanti. Firenze, città d'arte, culla della cultura, attrasse i pittori Livornesi dell'800, grazie anche alla presenza dell'accademia delle belle arti. Lo spirito tenace dei pittori Labronici spiccò tra tutti imponendo questi artisti alla ribalta. La corrente macchiaiola, in seguito, avvicinò numerosi allievi che furono battezzati Post–Macchiaioli. Una valida schiera di pittori, che pur rifacendosi ai motivi ispiratori e tematici del movimento macchiaiolo, interpretarono la pittura in modo personale. Giovanni Bartolena e Mario Puccini spiccarono fra tutti per le loro origini Livornesi ma Adolfo, Angiolo e Ludovico Tommasi, Cesare Ciani, Llewelyn Lloyd, Plinio Nomellini, Oscar Ghiglia, Ulvi Liegi, Eugenio Cecconi e vari altri immortalarono Livorno, il suo mare e la sua campagna in migliaia di dipinti oggi d'inestimabile valore. La corrente Macchiaiola scomparve anteriormente al primo conflitto mondiale mentre i Post-Macchiaioli arrivarono fino alla seconda guerra mondiale. Da questi due movimenti nacque a Livorno la "Scuola Labronica del Novecento", più vicina ai nostri tempi ma importantissima per quel filo pittorico ottocentesco. Parliamo di pittori come Renato Natali, Gino Romiti, Cafiero Filippelli, Mario Borgiotti, Benvenuto Benvenuti, Lando Landozzi, Gastone Razzaguta, Renuccio Renucci, Giovanni Zanacchini, Giovanni March, Giovanni Lomi, Corrado Michelozzi, Raffaello Gambogi, Carlo Domenici, Mario Cocchi e Alfredo Baracchini. Tutti Livornesi DOC, legati ad un mondo popolare, folcloristico, marinaro, operarono prevalentemente a Livorno, immortalando vicoli, scene quotidiane, gioie e dolori di un'epoca, ma che non disdegnarono di girare e dipingere in città importanti come Roma, Venezia, Parigi, Milano ecc.

 

 
 

Questi artisti furono i fautori della nascita (1920) del più antico gruppo europeo, il famoso " Gruppo Labronico ". Un gruppo esistente tutt'oggi, che accompagna e mantiene vivo il nome di Livorno in tutto il mondo. Renato Natali, come Giovanni Fattori per i " Macchiaioli " è stato il caposcuola di una tematica nuova e moderna, con una visione particolare per luci e colori. Oggi Livorno non ha perso la sua passione pittorica, anzi sulla strada dei grandi pittori del passato ha fatto nascere generazioni nuove, con nuove visioni e nuovi stili pittorici. Livorno può vantare oltre quattromila pittori, alcuni professionisti e tanti hobbisti, ma tutti dotati di forti sentimenti. Chi visita la Livorno può respirare i colori in tutti gli angoli della città. Ogni ristorante, i bar, le banche, gli ingressi dei palazzi sono tappezzati di dipinti pi o meno importanti . Le mostre pittoriche che si susseguono non si contano più, i viali a mare colpiscono per la presenza quotidiana d'artisti dediti con il loro cavalletto ad immortalare momenti tipici della giornata. Importante rassegna pittorica da visitare durante ogni Agosto, è il premio "Rotonda ", che può vantare l'esposizione d'opere di ben cento pittori. Oggi i vari Madiai, De Rosa, Pelagatti, Volpe, Fremura, Cavallini, Mataresi, e vari altri validi artisti oltre al recente scomparso Guido Guidi, Voltolino Fontani, Alvaro Danti, Masaniello Luschi, Piero Vaccari mantengono vivo e fervente l'interesse del pubblico verso questa città ma soprattutto verso la pittura.                                             (dal Periodico Mensile Pittura Livornese)

 
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