Sergio Vincenzoni parla di lui: "difficile classificare l'opera di Claudio De Grandi. Davanti ad un suo quadro, sul momento, si resta perplessi. C'e' l'impressione che qualcosa d'insolito sia inserito in profondità... poi si comprende: si tratta di arte. Arte vera intendo. Arte che sfiora la genialità. Egli usa la grafica e le chine ma potrebbe usare qualsiasi altro materiale il risultato sarebbe sempre stato lo stesso: Arte".
 

    

Ha studiato per tre anni la grafica e la prospettiva presso la scuola Trossi Uberti traendo insegnamenti dai maestri Guiggi, Benvenuti, ma in particolare da Cocchia. Appreso le principali basi del disegno, Claudio lascia la scuola per dedicarsi a quello che nessuno poteva insegnarli: la sua pittura. Voleva tirar fuori una personalita' ben definita, l'intimo dei propri sentimenti. Quale miglior maestro di se stesso? Il suo e' un fare al di la' degli schemi e quello che stupisce e' l'ottenere risultati tecnici di tutto rispetto. Pregevoli preziosita' pittoriche ci lasciano di stucco quando si sa' che l'autore altro non adopera che acrilici, china e qualche cera. Ha partecipato alle edizioni del Premio Rotonda di Livorno del 1976, '80, '81 e dal 1987 ad oggi. Nel 1988 tiene una personale presso la Galleria Elefante ad Ardenza. Nel 1992 vince il premio S. Elisabetta svoltasi nel palazzo omonimo a Livorno. Nel 1993 si aggiudica il terzo premio al Rotonda. Nel 1995 secondo ad ex equo al Trofeo Marcello Landi. Nel 1997 secondo classificato al premio G.March sempre al Rotonda di Livorno. Le sue apparizioni in pubblico non sono molto frequenti ma quelle poche, sono sempre state gratificate con riconoscimenti e premi.

Per ulteriori informazioni tel. 328/4880495

 

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